COMUNE

di Perletto

COMUNE

di Perletto

BELVEDERE

E TORRE

di Perletto

“Perletto, un viaggio nella storia e nella cultura del territorio”

Torre di Perletto,
un viaggio verticale
nella Storia

La torre di Perletto è uno dei migliori esempi esistenti di torre carrettesca del XIII secolo.

Unica vestigia della scomparsa fortificazione del borgo, è praticamente intatta, se si esclude la gigantesca statua della Madonna aggiunta alla capanna di sbarco e i parapetti in cemento frutto di un vecchio e frettoloso restauro.

Le caditoie, 6 per lato, sono intatte, chiuse su ogni angolo da due pietre a 45° (unico esempio in Langa). Interamente in pietra svetta al centro del paese, accanto all’attuale palazzo della Piccola opera “Regina Apostolorum” che sorge sì sul sito dell’antico castello, ma senza più condividerne nessuna architettura.

Nella torre è stato aperto nel tempo un secondo ingresso: è probabile che l’attuale sia difatti posteriore a quello originario, posto sulla facciata occidentale (la torre è orientata Nord-Ovest Sud-Est), identificabile dalle buche pontaie di uno sbarco in legno, e oggi adibito a finestra. Probabilmente ci si accedeva dallo scomparso castello tramite una passerella removibile che la rendeva così inaccessibile.

La torre è larga poco meno di 6 metri ed è alta 36 metri, con pochissime aperture: un solo lato ha due finestre mentre in tutti gli altri ci sono solo strette feritoie.

L’ingresso attuale è a pochi metri da terra e dà accesso a un locale chiuso sul cui soffitto è poi stata aperta una botola, per raggiungere così più probabilmente il piano di ingresso originario.

All’interno una rarità praticamente unica: la torre ha un forno al penultimo piano e un camino nell’ultimo livello, evidenti adattamenti funzionali a posteriori di quando la struttura perse la funzione di fortificazione d’assedio e di elemento di comunicazione.

L’altezza della torre è esattamente quella necessaria a superare il colmo della collina che la divide da Cortemilia, dove “parlava” con quella circolare, un tempo ben più alta, del castello dei marchesi di Cortemilia, il vero centro di comunicazione delle valli Bormida e Uzzone.

Nell’altra direzione Perletto “guarda” quelle tuttora esistenti di Olmo Gentile, San Giorgio Scarampi e Roccaverano. Ma si vedono bene anche i ruderi di quelle di Castino e Vesime. È probabile che l’attuale sedime del paese sia più alto di quello originale medioevale, a causa di molteplici distruzioni delle più antiche fortificazioni. Ne sarebbe una prova la parte sotterranea della torre (attualmente chiusa, ma raggiungibile tramite scala a chiocciola) che scende nel sottosuolo per ben due piani, da qui collegandosi agli antichi passaggi del castello, condivisi anche da altre abitazioni del borgo.

Grazie al contributo di Fondazione CRC relativo al Bando Patrimonio Culturale e Turismo Sostenibile 2021 è stato possibile avviare al ripristino della torre e progettare l’allestimento al suo interno di un museo dedicato ad un vero e proprio viaggio nella storia.

La narrazione multipiano si articola in 6 tappe, una per piano, e i temi che verranno trattati declinano la scoperta del territorio circostante e del borgo di Perletto attraverso secoli di storia, focalizzandosi su personaggi, manufatti d’arte e prodotti di eccellenza del territorio.

Testi e Contenuti: Pietro Giovannini – Direttore Associazione Turris
Grafica: Studio Matteo Sicios – Progettazione e Comunicazione per Turismo e Cultura
Comunicazione: Chiara D’Aurizio – Comunicazione e Marketing per Turismo e Cultura

Con il contributo di: Fondazione CRC e Regione Piemonte

In collaborazione con: Cerutti Wines e Vini Roccasanta

Belvedere
di Perletto

La realizzazione del Belvedere è avvenuta grazie ad un intervento combinato sostenuto dalla Fondazione CRC, con il Bando Distruzione, che ha come obiettivo di ripristinare la bellezza di alcuni angoli della nostra provincia, che versano in stato di abbandono o degrado, attraverso interventi di distruzione e con il contributo della Regione Piemonte ai sensi della Legge Regionale n. 14/2008 di valorizzazione del paesaggio

Il nuovo spazio ricreativo ha l’intento di proseguire nella riqualificazione dei suggestivi scorci panoramici godibili dalla sommità dell’abitato e dalla viabilità circostante, con l’obiettivo di incentivare una visione dinamica del territorio e del paesaggio.

Il progetto offre una grande possibilità di valorizzazione paesaggistica e percettiva, andando a ripristinare la suggestione creata dal percorso che dal centro abitato, dove ritroviamo la Torre, porta alla Cappella di Sant’Antonino Martire incrementando di valore del versante dal punto di vista paesaggistico e funzionale e andando a recuperare uno spazio comunale fondamentale per la comunità.

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